ALITOSI

L’alitosi è un odore sgradevole proveniente dalla cavità orale, con conseguente disagio e imbarazzo psicosociale. L’alitosi sembra interessare più del 50% della popolazione mondiale e può essere ricondotta sia a cause dentali sia biologiche.

Fondamentalmente le alitosi salitosi-img-82_smallono di 2 tipi:

  • quella transitoria (riguarda il 80% dei casi): appare solo in alcuni momenti della giornata. L’alitosi in questi casi è causata da problemi legati al cavo orale (malattia parodontale, tartaro, placca batterica, ascessi, carie profonde, ulcere, protesi incongrue, fumo o assunzione di alcool). La lingua è la sede maggiore d’insorgenza di alitosi. E’ sostanzialmente un fenomeno fisiologico e risponde molto bene all’igiene orale, attraverso la quale si riesce a spazzare via dal cavo orale i batteri anaerobici ritenuti i principali responsabili;
  • quella patologica persistente (riguarda il restante 20% dei casi): al contrario della prima non scompare anche dopo un’accurata igiene orale in quanto è causata da varie patologie del cavo orale e in qualche caso purtroppo deriva da malattie sistemiche gravi quali il diabete mellito, le epatopatie acute e l’ insufficienza renale cronica (in questi casi l’alitosi non è né il primo né il più grave dei sintomi che il malato  avverte).

Il metodo più efficace per testare il proprio alito è il seguente:

  • strofinare la lingua su un polso ben pulito e non profumato, aspettare alcuni secondi e poi odorare;
  • far uscire la lingua fuori dalla bocca il più possibile e strofinarne la superficie due o tre volte su una garza sterile. Attendere 40 secondi e odorare la garza;
  • passare un filo interdentale (non aromatizzato, non cerato e  di colore bianco) tra i molari posteriori superiori e inferiori. Se il filo dopo 40 secondi assume un colore marroncino, odorarlo.

Al contrario di quanto generalmente si pensa, il soffiare l’alito all’interno del palmo della mano non fornisce alcuna indicazione;La causa dell’alitosi è principalmente da ricondurre alla presenza di germi nel cavo orale in grado di decomporre i residui organici trasformandoli in compostisolforati.

La terapia

I composti contenenti zinco hanno dimostrato di ridurre l’alitosi senza causare alterazioni né alla struttura né alla colorazione dei denti. Un secondo meccanismo dello zinco è legato alla inibizione dalla proliferazione batterica nel cavo orale. Lo zinco è un preparato ampiamente studiato che non interviene mascherando i cattivi odori ma intervienechimicamentebloccandonel’origine.

Fondamentale è mantenere una scrupolosa igiene del cavo orale con: 

  • utilizzo del filo interdentale almeno una volta al giorno;
  • spazzolamento dei denti dopo ogni pasto (con spazzolino a setole artificiali e dentifrici contenenti “fluoro”)
  • spazzolamento  in profondità del dorso della lingua (anche con lo stesso spazzolino che si usa per lavarsi i denti, ma ancora meglio con uno specifico puliscilingua che riesce in modo più efficace a ripulire il terzo posteriore della lingua: la parte che da verso la gola);
  • uso regolare di un buon collutorio a base di sostanze ad azione antisettica;
  • limitare il consumo di cibi e bevande in grado di provocare l’alito cattivo;
  • ridurre sostanzialmente l’uso del tabacco;
  • ridurre l’uso dell’alcol che provoca disidratazione del cavo orale favorendo lo sviluppo dei batteri che provocano l’alitosi;
  • bere molta acqua durante la giornata, favorendo in tal modo la produzione di saliva, elemento primario per la detersione del cavo orale.

 

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Dr Banzi Angelo

 

 

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