Molti pazienti pensano che la mancanza di osso sia un ostacolo insormontabile per mettere gli impianti dentali. L’implantologia poco osso, però, offre oggi soluzioni efficaci grazie all’evoluzione della moderna odontoiatria. È possibile affrontare anche i casi più complessi con tecniche mirate e innovazioni come gli impianti pterigoidei e sottoperiostali. In questo articolo, ti spiegheremo cosa fare quando c’è poco osso e come affrontiamo questi trattamenti presso lo Studio Dentistico Banzi di Cento.

Implantologia e poco osso: un problema comune
La perdita ossea è una condizione frequente nei pazienti che hanno perso i denti da tempo o che soffrono di parodontite avanzata. Quando l’osso non è sufficiente per inserire un impianto dentale standard, si tende a pensare che non esistano soluzioni. Ma non è così.
Presso lo Studio Dentistico Banzi affrontiamo ogni caso con una valutazione approfondita tramite TAC 3D e strumenti diagnostici digitali per capire quale tecnica sia più adatta al singolo paziente, anche nei casi più complessi.
Che cosa sono gli impianti pterigoidei
Gli impianti pterigoidei sono impianti lunghi che vengono inseriti nella parte posteriore del mascellare superiore, sfruttando l’osso della regione pterigoidea, una zona più densa e stabile anche nei casi di grave riassorbimento.
Questi impianti permettono di evitare il rialzo del seno mascellare e di garantire una stabilità ottimale anche in pazienti che sono stati ritenuti non idonei da altri professionisti. La chirurgia è pianificata digitalmente e spesso integrata con tecniche di carico immediato.
Che cosa sono gli impianti sottoperiostali
Gli impianti sottoperiostali rappresentano una valida alternativa per pazienti con osso mascellare estremamente riassorbito. A differenza degli impianti classici, non vengono inseriti all’interno dell’osso ma appoggiati sopra di esso, sotto la gengiva.
Grazie alla tecnologia CAD-CAM e alla stampante 3D, possiamo progettare impianti perfettamente adattati all’anatomia del paziente, anche nei casi più critici. Questa tecnica è ideale per chi ha subito gravi atrofie ossee e non può o non vuole affrontare interventi rigenerativi invasivi.
Quando si sceglie l’implantologia avanzata
L’implantologia avanzata viene indicata nei casi in cui:
- l’osso è insufficiente per impianti convenzionali
- si desidera evitare innesti o rigenerazioni
- è necessario ridurre i tempi di trattamento
- il paziente ha subito più estrazioni in passato
Presso lo Studio Dentistico Banzi, ci occupiamo da anni di casi complessi, utilizzando le tecniche più moderne per ridare funzionalità ed estetica anche a chi pensava di non poter più tornare a sorridere.
Quali alternative esistono al rialzo del seno mascellare
Il rialzo del seno mascellare è un intervento valido, ma non è l’unica opzione. Quando possibile, preferiamo optare per impianti pterigoidei o sottoperiostali per evitare tempi di guarigione lunghi e secondi interventi.
La nostra scelta dipende da:
- quantità e qualità dell’osso residuo
- zona da riabilitare (posteriore, anteriore)
- condizioni generali del paziente
- obiettivi funzionali ed estetici
Vantaggi dell’implantologia in caso di poco osso
Grazie a queste tecniche avanzate, possiamo offrire ai nostri pazienti:
- meno invasività chirurgica
- tempi di recupero più brevi
- risultati stabili e duraturi
- soluzione anche per casi esclusi altrove
- ripristino della masticazione e del sorriso
Ogni intervento è preceduto da una pianificazione personalizzata e l’intero percorso viene seguito da un team esperto e dedicato.
Conclusione: implantologia poco osso
Se ti hanno detto che hai poco osso e non puoi mettere impianti, non scoraggiarti. Le soluzioni esistono e sono concrete.
Presso lo Studio Dentistico Banzi di Cento utilizziamo impianti pterigoidei e sottoperiostali per ridare fiducia, estetica e funzionalità anche nei casi più complessi.
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